Trattamento fiscale degli omaggi: imposte dirette e IVA

Le aziende spesso si trovano nella posizione di dover regalare beni ai propri dipendenti, clienti o fornitori. Questi omaggi, se del valore inferiore ai €50, sono deducibili come spese di rappresentanza nelle imposte dirette. Per quanto riguarda l’IVA, gli omaggi possono essere classificati in due categorie: operazioni imponibili o operazioni fuori dal campo di applicazione dell’IVA.

Analisi dettagliata della disciplina fiscale degli omaggi

Analizziamo le regole fiscali riguardanti gli omaggi considerando sia le imposte sui redditi che l’IVA. Esaminiamo anche le modalità di fatturazione di tali operazioni.

Omaggi e imposta sui redditi: dettagli

Gli omaggi sono classificati come spese di rappresentanza e possono essere deducibili dal reddito d’impresa se rispettano determinati criteri di congruità e inerenza. La deducibilità è piena per omaggi di valore inferiore a €50, mentre per quelli di valore superiore, ci sono limiti specifici.

Trattamento fiscale degli omaggi per i dipendenti: normative e deduzioni

La disciplina fiscale applicabile agli omaggi destinati ai dipendenti segue regole specifiche, distinte da quelle riguardanti la rappresentanza o la pubblicità aziendale. Generalmente, i costi sostenuti da un datore di lavoro per l’acquisto di beni da donare ai dipendenti e ai soggetti a loro equiparati dal punto di vista fiscale, come i collaboratori a progetto, sono deducibili dal reddito d’impresa. Questa deduzione è conforme alle disposizioni che regolamentano i costi per prestazioni di lavoro, come indicato nell’articolo 95, comma 1, del DPR n. 917/86.
Le spese effettuate in forma di liberalità verso i lavoratori dipendenti sono, quindi, deducibili, a patto che non siano destinate a scopi di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale, sanitaria o culto. Questa limitazione si basa sulle disposizioni dell’articolo 100, comma 1, del TUIR, che permette la deducibilità di tali spese fino a un massimo del 5 per mille delle spese totali per prestazioni di lavoro dipendente.

L’articolo 51, comma 1, del TUIR stabilisce che qualsiasi valore percepito dai dipendenti nel corso dell’anno fiscale, sia esso un guadagno materiale o una erogazione liberale, rientra nel reddito di lavoro dipendente e, di conseguenza, è soggetto a tassazione. Questa regola è applicabile anche ai soggetti che percepiscono redditi assimilati a quelli dei lavoratori dipendenti, come definito dall’articolo 50 del TUIR, e si estende ai casi previsti dall’articolo 52. In sintesi, le erogazioni liberali concesse ai dipendenti e ai soggetti a loro equiparati sono generalmente soggette a imposizione fiscale.


Trattamento fiscale degli omaggi ai clienti da parte dei professionisti

La disciplina fiscale per gli omaggi fatti ai clienti da professionisti è regolata specificatamente dall’articolo 54, comma 5, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). In questa situazione, i costi sostenuti per gli omaggi ai clienti possono essere considerati deducibili dal reddito del professionista come spese di rappresentanza. Tuttavia, questa deducibilità è soggetta a un limite massimo pari all’1% dei compensi percepiti dal professionista durante il periodo d’imposta.
La definizione di spese di rappresentanza, come delineata dal Decreto Ministeriale del 19 novembre 2008, è applicabile anche nel contesto del reddito di lavoro autonomo. Di conseguenza, per garantire la deducibilità di tali spese, è necessario che esse siano inerenti all’attività professionale svolta. In altre parole, gli omaggi devono essere coerenti con le finalità promozionali o di pubbliche relazioni del professionista, in modo da generare benefici economici potenziali per la sua attività.


Disciplina IRAP degli omaggi

Nel contesto IRAP, gli omaggi ai clienti sono deducibili per le imprese IRES, ma non per gli imprenditori individuali e le società di persone. Gli omaggi ai dipendenti sono deducibili se non assumono natura retributiva.

Regolamento IVA applicabile agli omaggi aziendali

Secondo il DPR n. 633/72, art. 2, co. 2, n. 4, le cessioni gratuite di beni sono generalmente assimilate alle cessioni ordinarie e pertanto soggette a IVA. Questo significa che l’IVA pagata in precedenza per questi beni può essere detratta. Tuttavia, esiste un’importante eccezione in questa normativa: i beni non direttamente correlati all’attività principale dell’impresa sono considerati fuori dall’ambito di applicazione dell’IVA, indipendentemente dal loro costo unitario.
Questa eccezione si applica anche se il costo unitario dei beni è superiore, uguale o inferiore a €50. Pertanto, per questi tipi di omaggi, l’IVA pagata inizialmente può essere detratta solo se il costo unitario non supera i €50. Questo criterio si basa sulla definizione di “attività propria dell’impresa”, che comprende tutte le operazioni che rientrano nell’ordinario campo d’azione dell’azienda e sono intrinseche al suo oggetto istituzionale.
Questa nozione di “attività propria dell’impresa” è stata ulteriormente chiarita dall’Amministrazione finanziaria, in particolare nella C.M. 3.8.79 n. 25/364495. Secondo questo chiarimento, l’attività propria dell’impresa include tutte quelle azioni direttamente legate al raggiungimento degli obiettivi aziendali, escludendo quelle attività che sono svolte in modo strumentale, accessorio o occasionale.


Sintesi della disciplina IVA relativa agli omaggi: tabella riassuntiva

La normativa IVA che regola gli omaggi aziendali è sintetizzata efficacemente nell’articolo 19-bis1, comma 1, lettera h), del DPR n. 633/72. Questo articolo stabilisce le seguenti regole:
  1. Detraibilità Integrale dell’IVA: Gli omaggi che rientrano nelle spese di rappresentanza e che hanno un costo unitario non superiore a €50,00 permettono la detraibilità integrale dell’IVA.
  2. Indetraibilità dell’IVA: Per gli omaggi il cui costo unitario supera i €50,00, l’IVA non è detraibile.
Inoltre, l’articolo 2, comma 2, n. 4, del DPR n. 633/1972 stabilisce che la cessione gratuita del bene (omaggio) è esclusa dal campo di applicazione dell’IVA, a prescindere dal valore dell’omaggio.


Tabella riassuntiva della disciplina IVA sugli omaggi

Tipologia di Omaggio
Detrazione IVA
Cessione Gratuita
A clienti
Sì, se il costo unitario è pari o inferiore a €50,00
No, se il costo unitario è superiore a €50,00

Questa tabella offre un riassunto chiaro e diretto delle regole IVA applicabili agli omaggi, facilitando la comprensione e l’applicazione di queste norme.

Omaggi internazionali: norme per l’invio all’estero

L’invio di campioni omaggio all’estero segue regole diverse a seconda che la destinazione sia un Paese UE o extra-UE. Le cessioni verso Paesi UE seguono la normativa interna, mentre quelle verso Paesi extra-UE sono considerate operazioni non imponibili IVA.